Storia

La Fonderia Ghisa Metalli Veco è sorta in Senigallia il 22/01/1949 per iniziativa dei coniugi Ing. Francesco Vecchiotti ed Adele Colombo. Dall’unione delle prime due lettere dei cognomi è nata la  ragione sociale tuttora conservata.

La favorevole congiuntura dovuta alla ricostruzione post-bellica portò immediati frutti all’attività e nel 1952 la Ditta si trasferì in una nuova sede di proprietà con area più ampia.

L’azienda, che agli inizi produceva essenzialmente getti in ghisa per macchine agricole ed articoli di fumisteria, allargò la sua produzione inserendosi nel settore  delle attrezzature industriali e degli articoli igienico-sanitari  in ghisa smaltati ed in breve seppe ampliare il mercato a tutto il territorio nazionale, tanto da esserne nei primi anni ’60 la maggiore produttrice nazionale. La propria rete di vendita all’epoca riuscì ad estendersi anche nei mercati del Nord-Africa e del Medio-Oriente.

 

La capacità dei soci fondatori , nel frattempo affiancati  figlio  Giuseppe, e l’alta professionalità raggiunta dai tecnici e dalle maestranze permisero anche  rapidamente un’espansione  verso le forniture di componenti in ghisa nel più complesso settore delle industrie metalmeccaniche e parallelamente verso anche quello dell’edilizia stradale.

L’espansione della domanda, unita alla necessità di corrispondere alle esigenze delle moderne tecnologie con produzioni sempre più qualificate,  comportò all’interno della fabbrica un’evoluzione del ciclo produttivo e l’adozione di più sofisticate impianti. Tale evoluzione ed ammodernamento non si è interrotta neppure negli anni `80 in coincidenza della pesante crisi del settore metallurgico. Nel 1982  venne installato  un nuovo  impianto completamente automatico  quadruplicando le quantità di ghisa prodotta e nel 1986 venne aggiunto un  avanforno di attesa al sistema  fusorio a doppio cubilotto. Nel 1989 fu la prima fonderia delle Marche a installare un impianto per l’abbattimento delle polveri e dei fumi di fusione.

Nel 1988 i Soci fondatori  cedettero la Ditta al figlio Giuseppe ed ai nipoti Francesco e Stefano.
Nel 1984 incominciarono i primi problemi ambientali. L’edilizia abitativa, tra abusi e nuovi piani regolatori, oramai circonda la Fonderia Veco. A nulla valsero i cospicui investimenti in miglioramenti ecologici ed una intesa per la delocalizzazione siglata con il Comune di Senigallia. Nel 2005 la Fonderia Veco cessò la parte produttiva nel suo stabilimento.

Avvalendosi delle reti di collaborazioni italiane ed estere create nei decenni oggi l’attività produttiva è svolta in diversi e qualificati siti produttivi in più paesi e continenti.